La chiamata al Reiki arrivò nella mia vita in modo impetuoso e dirompente qualche anno fa. Una potente onda interiore, un desiderio sognato dalla mia anima e rimasto silente per molto tempo, si fece strada durante una delicata stagione di passaggio della mia esistenza affinché il mio cuore si aprisse all’immenso e dolce fluire della vita, rendendo possibili orizzonti nemmeno immaginabili.
Il Reiki è purissima energia vitale che arriva dal Grande Spirito, una potente forza che ci connette alla natura invisibile dell’Universo e alla sua dimensione energetica, un’onda cosmica ed eterica che si irradia portando equilibrio ed armonia nel dolce fluire della vita. Attraverso la tecnica del Reiki si riesce a incanalare il Ki, il prana, ovvero l’energia vitale che permea tutto l’Universo e a trasmetterlo, per ristabilire equilibrio a livello fisico, psichico e spirituale.
Una pratica riconosciuta in tutto il mondo che deve la sua paternità al Maestro Mikao Usui avvenuta il 15 agosto del 1865 in Giappone, un viaggio di connessione con il mondo sottile, un prezioso dono, un potente strumento di riflessione e maturazione che porta inevitabilmente a cambiamenti di coscienza, consentendoci di esplorare le parti più nascoste e silenziose di noi. Un processo di trasformazione che passa attraverso uno abbandono della vecchia idea di Sé per risvegliarsi in una nuova forma percependosi nella propria totalità, esplorando nuovi potenziali, liberi dalle invisibili catene che ignoravamo di avere. Un viaggio alla scoperta di quei frammenti di anima che si sono persi negli anni, per ricordare e portare alla luce la nostra vera identità e tutte quelle verità pronte per essere accolte e disvelate.
Il Reiki, in quanto energia di amore nella sua forma più pura, permettendo l’accesso al segreto linguaggio dell’anima è stato il propulsore di ogni nuovo sentiero che ho percorso negli ultimi anni. Un’onda di energia di immensa bellezza che mi ha letteralmente investito, riuscendo a farmi toccare i pensieri e le emozioni più profonde e che ritirandosi, ha spazzato via ciò che non serviva più, restituendo forza e chiarezza. Un tempo di compimento nel quale i recinti nei quali pensavo di essere confinata, a poco a poco, si stanno dissolvendo permettendo l’emergere di nuovi livelli di coscienza che conducono verso la conoscenza dell’infinita essenza del mio essere.
Una scelta sentita e desiderata, quella di essere un cosciente canale di trasmissione di energia cosmica che presuppone grande responsabilità, coraggio, dedizione, volontà, umiltà e fiducia, per riuscire a cogliere e rispettare la sacralità dell’onda di vita che permea l’esistenza di ogni essere vivente.
‘Verrà un giorno in cui sapremo che un cristallo invisibile abita il nostro cuore e che ospita tutte le memorie delle nostre memorie. Semplificare significa avere accesso a questo cristallo, cominciare il disarmo di cui tutti abbiamo sete, e di cui tanto difficilmente troviamo la strada’.
D. Meurois, Akhenanton