Categories Il magico mondo di Sara

La magia dei Numeri

La magia dei Numeri

Era un freddo pomeriggio d’inverno, durante la notte era nevicato molto e il gelido vento che soffiava dalle prime ore del mattino, ghiacciando la neve, sembrava avesse dipinto il paesaggio con meravigliosi cristalli di ghiaccio.

Sara era a casa da scuola per le vacanze di Natale e quel pomeriggio chiese a Gloria, di potersi recare a casa sua per fare insieme i compiti di matematica. Arrivata a casa di Gloria, si sedette accanto al camino sorseggiando una fumante tazza di the aromatizzato con varie spezie che Gloria aveva amorevolmente preparato per lei; dopo essersi riscaldata, Sara e Gloria si accomodarono in sala e iniziarono a fare i compiti di matematica; a scuola avevano spiegato le divisioni con i numeri decimali e insieme iniziarono dapprima a ripassare le unità, i decimi, i centesimi e la moltiplicazione di un numero decimale e poi Sara svolse da sola tutti i compiti che la sua maestra le aveva assegnato.

Terminati tutti i compiti, Gloria chiese a Sara se desiderasse fare merenda: dalla cucina si sentiva provenire un buonissimo profumo di torta che Gloria aveva preparato con le mele raccolte dal suo frutteto. Mentre Sara faceva merenda assaggiando la deliziosa torta, soddisfatta per il bel ripasso, per aver compreso le spiegazioni della maestra e per ciò che aveva imparato, Gloria iniziò a spiegarle che i numeri contengono una magia e proseguì dicendole che sono simboli, segni che abbiamo convenzionalmente accettato per esprimere quantità, risultati di operazioni o concetti, ma che alcuni di questi numeri nascondono magici misteri.

“La matematica ha in sé un fascino particolare perché è in grado di collegare in modo immediato e visibile, tutte le scienze e tutte le arti: dalla geometria, alla biologia, alla musica, dalla scultura, all’architettura; tutti i più grandi studiosi della storia, si sono confrontati con i numeri, da Pitagora ad Archimede ad Euclide, da Fibonacci a Keplero, da Newton fino a Cartesio; il numero rappresenta un’entità astratta eppure ogni oggetto, costruzione, misura, grandezza, persino ogni suono sulla Terra,  è basato su di esso; lo stesso Pitagora, un filosofo e matematico greco, vissuto nel 580 a.C, scoprì che tutto è numero, poiché tutto è misurabile” spiegò Gloria.

L’attenzione di Sara era catturata dalle parole di Gloria che proseguì “Lo sapevi che esistono tante tipologie di numeri?” Sara sgranò gli occhi e mentre sorseggiava una calda e profumata tisana alle erbe, si mise attentamente in ascolto, mentre Gloria continuò “Esistono dei numeri che sono divisibili solo per sé stessi (2, 3, 5, 7, 11, 13) e che vengono chiamati numeri primi, i numeri possono essere positivi o negativi, infatti quando indichiamo la temperatura possiamo avere -10° oppure +10°, infine puoi utilizzare il numero 10 per contare le dita delle tue mani, oppure puoi utilizzarlo per indicare il mese di ottobre; se un numero viene impiegato nel primo modo è detto numero cardinale, se invece viene utilizzato nel secondo, è detto numero ordinale.”

Sara ascoltava affascinata e stupita, pensando a quante cose avrebbe imparato a scuola sui numeri e a quanto fosse bella la matematica, spiegata così, come un racconto, dove i numeri prendono vita e ci accompagnano in una armoniosa danza, come una perfetta sinfonia.

Gloria continuò nel suo racconto spiegando che esistono dei numeri ancora più magici che sono stati utilizzati per costruire magnifiche opere architettoniche, che i più grandi musicisti hanno utilizzato per comporre le più belle sinfonie della storia, ma anche artisti e pittori li hanno utilizzati per dipingere o scolpire le loro opere, poi esclamò con voce squillante “ La matematica che impariamo a scuola serve per comprendere molto di più su tutto l’Universo che ci circonda, per cui studia con passione tutto ciò che le tue maestre ti insegnano e impara ad osservare il mondo con occhi curiosi, con quell’istinto che ti consente di non soffermarti solo alle apparenze, ma che ti permette di scorgere istintivamente cosa vi è di nascosto dietro l’angolo. Per questo motivo è molto importante che tu comprenda bene quello che le maestre ti insegnano a scuola, perché solo così sarai in grado di applicarlo ad ogni aspetto della tua vita, osservando il mondo che ti circonda con una diversa consapevolezza”.

Gloria invitò Sara a riordinare i suoi libri e quaderni e ad accomodarsi sul divano, accanto al camino; Sara ubbidì e raccolse i suoi quaderni, i suoi libri, sistemò le matite nel suo astuccio, ripose tutto ordinatamente nella sua cartella e si sedette sul comodo divano, coccolata dal caldo fuoco del camino.

“Ti racconterò una storia affascinante cara Sara” e proseguì “nel lontano 1175 nacque a Pisa, Leonardo Pisano, detto Fibonacci. Poiché il padre desiderava che il figlio diventasse un mercante, lo esortò allo studio e all’apprendimento delle tecniche del calcolo, soprattutto quelle arabe che ancora non erano conosciute in Europa; così mandò il figlio in viaggio in Egitto, in Siria, in Grecia e in Sicilia. Intorno al 1200 Leonardo tornò a Pisa dove lavorò alle sue prime opere di cui abbiamo ancora ad oggi testimonianza e che hanno avuto un ruolo molto importante per la diffusione della matematica in Europa: fu Leonardo stesso ad introdurre in Italia i numeri arabi e lo zero, prima di allora sconosciuti.  Ma la scoperta che rese Fibonacci conosciuto in tutto il mondo avvenne nel 1223 quando dovette risolvere un problema che l’imperatore Federico II di Svevia pose; nel risolvere il problema individuò la successione di numeri per la quale è ricordato ancora oggi: egli scoprì infatti che ogni numero è il risultato della somma dei due precedenti: 0, 0+1= 1, 1+0=1, 1+1=2, 2+1=3, 3+2=5, 5+3=8, 8+5=13, 13+8=21 e così via fino all’infinito.”

Sara ascoltava incantata le parole di Gloria che proseguì nel racconto spiegando che la magia più stupefacente sta nel fatto che la successione di numeri scoperta da Fibonacci, trova la sua massima espressione in natura dove la possiamo ritrovare ovunque: i petali dei fiori dei gigli e dell’iris sono sempre 3, i ranuncoli, le rose canine ne hanno sempre 5, le margherite ne hanno 8 o 13, la cicoria 21; gli ananas presentano sulla superficie 5, 8, 13 o 21 spirali di squame esagonali sempre più ripide, nei girasoli, nelle pigne, nelle piante grasse, si trovano due spirali che girano in senso orario e antiorario ed in ognuna delle spirali è contenuto un numero di semi o di petali presenti nella successione di Fibonacci. Le foglie sui rami di numerose piante sono disposte in modo da presentare alcuni numeri della sequenza di Fibonacci: nei tigli, nel rovo, nel faggio, nel melo, nella quercia, nell’albicocco, nel nocciolo, nel pero e nel salice piangente, le foglie si succedono tutte lungo una stretta spirale scandita dai numeri di Fibonacci; esiste persino un mollusco marino che costruisce la sua dimora calcarea secondo quella che in matematica viene chiamata spirale logaritmica che segue i numeri della sequenza di Fibonacci. Spesso siamo distratti dai nostri pensieri e non prestiamo sufficiente attenzione a ciò che ci circonda, ma esiste un segreto rapporto tra i numeri e l’armonia che governa la creazione delle forme presenti in natura: i numeri nascondono una magia perché riescono a comunicare con l’animo umano attraverso stupefacenti geometrie e suggestivi capolavori della natura.

 

 

“La prossima volta che camminerai su una spiaggia e prenderai in mano il guscio di una conchiglia, oppure quando correrai in giardino o tra i boschi e ti fermerai ad osservare i petali di un fiore, saprai che oltre ad ammirare la bellezza della natura, starai osservando delle formule matematiche e che i numeri si trovano in ogni manifestazione del nostro Universo: questa è per me la vera magia del nostro Pianeta, in cui tutto è collegato da sottili fili dorati. L’Universo, in modo silenzioso, ci parla costantemente attraverso un affascinante linguaggio matematico formato da simboli, numeri e aspetti nascosti di cui siamo sempre circondati e che sono in attesa di essere scoperti e svelati in tutta la loro magia: per fare questo occorre aprire le porte della propria mente all’intuizione e ad una percezione più alta; i numeri rappresentano dunque, un ponte di collegamento che ci consente di svelare segreti e misteri della natura che ci circonda” esclamò Gloria con voce squillante e decisa e proseguì “Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di comprendere il significato stesso della vita attraverso l’interpretazione dei numeri, tuttavia la vita è e rimane un mistero: non tutto ciò che ci accade può essere calcolato o decifrato e la vera magia della nostra esistenza risiede nel lasciare che tutto fluisca, permettendo che sia la vita stessa a sorprenderci e scoprirci.”

Sara era catturata dalle parole di Gloria, sarebbe rimasta con lei ancora per molte ore, ma il sole era ormai calato dietro alle alte montagne e le stradine erano ghiacciate, così Gloria accompagnò amorevolmente Sara a casa, con la promessa che sarebbe tornata presto a trovarla.

Quella sera Sara si addormentò ripensando alle parole di Gloria, fantasticando e immaginando quei tempi antichi in cui vissero quei filosofi e matematici, a quanta intuizione ci fosse dietro alle loro scoperte e fece sogni pieni di magia.

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