Categories Il magico mondo di Sara

La maga del ruscello

La maga del ruscello

Era una calda notte d’estate, il cielo era limpido e costellato da centinaia di stelle luminose che insieme ad una brillante luna piena, si specchiavano nell’acqua del ruscello, donando alla natura circostante una luce argentata e un’atmosfera magica; i lati del ruscello erano decorati da grandi ciuffi di rosmarino e menta che, grazie ad una delicata brezza, rilasciano nell’aria un piacevole profumo aromatico.

Sara saltellava allegramente lungo la riva del ruscello accompagnata dalla luce di decine di simpatiche lucciole che si rincorrevano danzando armoniosamente, quando all’improvviso, udendo provenire da lontano uno strano rumore, si fermò e dietro i rami di una grande cespuglio di ciliegie selvatiche, scorse mille bolle colorate alzarsi verso il cielo; titubante, ma incuriosita, si avvicinò e vide un fuoco scoppiettante con sopra un grosso pentolone e la figura di una buffa signora che, con un grande mestolo, mischiava uno strano intruglio.

“Ciao, non avere paura, io sono la maga del ruscello” esclamò.

Sara rimase per un istante ferma, poi osservando lo sguardo dolce e il sorriso amorevole di quella simpatica signora, prese coraggio e si avvicinò.

La maga indossava un lungo vestito verde smeraldo e un grembiule di un acceso colore azzurro, un buffo cappello nero, al collo uno strano medaglione di un giallo brillante, mentre i capelli arancioni, rendevano il suo viso ancora più simpatico.

L’attenzione di Sara fu subito catturata dallo strano manico colorato e decorato che la maga stava utilizzando per mescolare il bollente pentolone e non riuscendo a trattenere la sua curiosità chiese cosa fosse. La maga sorrise, trattenne per un attimo il respiro e poi rispose ”Questo che apparentemente sembra un banale mestolo, in realtà è la mia bacchetta magica, quella che utilizzo ogni volta che desidero aiutare le persone a cui voglio bene o chiunque chieda il mio aiuto” e poi continuò “ La bacchetta è in grado di creare e dirigere l’energia per aiutarti a realizzare i tuoi desideri, ma serve grande volontà da parte tua, perché da sola non può fare nulla”.

Sara osservava e ascoltava la maga con grande attenzione, catturata e affascinata dalle sue parole.

“Come posso realizzare la mia bacchetta magica?” chiese.

“Per realizzare la tua bacchetta devi recarti in un bosco per raccogliere un pezzo di legno, ma è essenziale che tu lo faccia dopo una notte di temporale con fulmini e saette, poiché essi sono in grado di rafforzare l’energia della natura; potrai recarti anche su una spiaggia, per raccogliere un ramo di albero che il mare ha dolcemente lasciato lì” rispose la maga.

“Come posso capire se un pezzo di legno è quello giusto per me?” chiese Sara.

“Lo sentirai utilizzando la tua intuizione e vedrai che sarà lei a scegliere te; lasciati guidare dal tuo istinto, abbandona la razionalità e tutto diventerà davvero magico!” rispose la maga e continuò “Nella ricerca del rametto di legno più adatto a te, potrai chiedere aiuto anche agli gnomi o alle fate del bosco; l’importante è che tu sia sempre molto rispettosa con la Natura, perciò quando avrai trovato il pezzetto di legno giusto per te, ringrazia la pianta che ti ha permesso di raccoglierlo da terra”.

La maga si accorse che Sara era catturata dalle sue parole, così continuò a spiegarle che la bacchetta magica è lo strumento ideale per aiutarci a realizzare i nostri desideri e rappresenta il mezzo per eccellenza per una maga, perché è legato all’aria e al fuoco, simboli di potere e di Magia, ma che non ha alcun effetto se gli intenti non sono buoni e finalizzati per l’ottenimento del bene.”

“Per attivare la tua bacchetta”, continuò la maga, “Dovrai invocare i quattro elementi (aria, acqua, fuoco e terra) e pensare intensamente all’intento che desideri imprimere alla tua bacchetta; a questo punto la tua bacchetta è pronta e potrai iniziare ad utilizzarla per fare del bene a te stessa e alle persone a te care!”.

Con occhi curiosi, Sara chiese alla maga cosa stesse mescolando nel pentolone dal quale uscivano grandi bolle colorate; la maga rispose che stava preparando una pozione magica per tutti gli abitanti del bosco, per proteggerli dall’inquinamento, dall’avidità e dalla violenza degli uomini, affinché tutti gli elementi della natura fossero protetti dalla malvagità e mostrando a Sara la sua bacchetta continuò “Non vi è mestolo migliore per le mie pozioni della bacchetta magica, perché grazie all’energia che è in grado di convogliare ogni volta che la utilizzo, aiuta l’amalgamarsi degli ingredienti ed è in grado di trasmettere la giusta energia, diventando così il principale ingrediente di qualsiasi pozione.”

Quella sera si respirava nell’aria una bellissima atmosfera di magia: le lucciole rincorrevano allegramente le bolle coloratissime che continuavano ad uscire dal grande pentolone, mentre Sara si era seduta sulla riva del ruscello e giocherellava allegramente con i piedi immersi nella fresca acqua che scorrendo, rimbalzava tra i sassi, in una giocosa danza; fu a quel punto che si avvicinò alla maga, un bellissimo gatto bianco, che dapprima si strofinò lungo le sue gambe facendole le fusa e poi, con un agile balzo, salì sul pentolone per giocare con la schiuma e con le bolle di mille colori e sfumature.

La maga spiegò a Sara che i gatti sono in grado di vedere, nella bacchetta magica, l’energia che si crea, che si accumula e si sprigiona durante un incantesimo, per questo motivo tutte le maghe, hanno un gatto che le accompagna durante le loro magie.

Nel vedere quanto Sara fosse divertita e affascinata, la maga proseguì nel suo racconto spiegandole che la bacchetta magica può essere paragonata alla scopa della Befana o alla bacchetta del direttore d’orchestra; tutte queste bacchette hanno significati diversi ma la caratteristica comune è quella di rendere il loro proprietario degno di attenzione e rispetto.

Sara rimase per un po’ in silenzio e poi chiese alla maga cosa intendesse con energia e la maga, felice nel vedere così tanta curiosità in una bambina così piccola, le rispose con voce squillante “Osserva attentamente la natura che ci sta circondando in questo momento” e dopo qualche minuto di silenzio continuò “Tutta la natura è colma di energia: i rami degli alberi, i loro tronchi, i fiori, l’erba formano insieme cascate di energia;  anche i nostri pensieri positivi ne sono ricchi e con la loro potenza sono in grado di soffocare le più grandi negatività” e proseguì “la bacchetta magica ha l’importante compito di creare un passaggio di energia positiva; ti sarà quindi utile, per diventare donatrice di gioia, amore e protezione alle persone a cui vuoi bene, ma anche a chi ti ha fatto del male, perché non esiste migliore arma dell’amore. Ricorda che le energie positive e i sentimenti amorevoli, sono in grado di sconfiggere tutto; con l’amore si vince, ricordatelo sempre cara Sara.”

Ormai si era fatto tardi e Sara doveva rientrare a casa, così la maga, facendole una dolce carezza sul volto, con voce soffusa e tono amorevole concluse: “ Cerca di essere sempre grata alla vita, anche per il solo fatto di svegliarti ogni mattina; concentrati sugli aspetti positivi e non serbare inutili rancori, impara dagli errori per non commetterli più, perdona te stessa e gli altri” e aggiunse “Mi raccomando, non soffermarti nel giudicare la vita degli altri perché ognuno ha il diritto di vivere la propria vita come desidera e come meglio crede; cerca di avere sempre rispetto delle persone, chiunque esse siano; concentrati su te stessa ed utilizza tutta la tua forza di volontà per ottenere ciò che desideri nella direzione giusta per te e se qualche volta cadrai, avrai la forza per rialzarti più forte di prima. Il futuro è nelle tue mani.”

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