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La memoria dell’acqua

La memoria dell’acqua

L’acqua è un eccellente raccoglitore di informazioni.

Le acque del nostro pianeta sono in grado di immagazzinare informazioni.

Il campo magnetico terrestre contribuisce in maniera decisiva alla raccolta e allo scambio di informazioni.

Dieter Broers

Il melodioso canto di un limpido ruscello che scorre allegramente verso valle, il meditativo picchiettio della pioggia sui tetti, l’echeggiare delle onde che si infrangono sulla sabbia dorata, il fragoroso suono di una cascata in montagna, la perfetta geometria dei cristalli di ghiaccio, la forma aurea che assume l’acqua nel suo vorticoso movimento o l’affascinante delicatezza di una goccia di rugiada, accompagnano da sempre la vita sulla Terra.

Il nostro corpo, come il pianeta che ci ospita, è costituito per il settanta percento di acqua, un microcosmo che rispecchia un più vasto macrocosmo, parla un segreto linguaggio le cui parole sono insite delle vibrazioni che arrivano a noi colme di importanti informazioni.

Da un punto di vista puramente fisico l’acqua riveste un ruolo importantissimo per il nostro corpo e per la nostra salute poiché tutti i processi di scambio hanno bisogno di essa per compiersi in maniera corretta. Immaginiamo per un istante che il nostro corpo sia una grande città delimitata da un muro di protezione (la pelle) e abitata da persone (i nostri organi) che si approvvigionano degli alimenti necessari al loro sostentamento dall’esterno, utilizzando come mezzo di trasporto i ramificati corsi d’acqua che attraversano la città; servendosi di diverse porte, le merci in entrata e i materiali di scarto in uscita raggiungono o lasciano la città trasportati su navi che seguono le correnti dei corsi d’acqua. All’interno della città un abilissimo sistema di distribuzione consegna gli approvvigionamenti ove è necessario e un collaudato sistema di scarico provvede a eliminare ciò che non serve più, onde evitare l’accumulo di detriti. Finché la città viene rifornita di tutto ciò che è necessario e l’acqua scorre a sufficienza, tutto funziona alla perfezione. L’acqua presente nel nostro corpo è il mezzo di trasporto privilegiato sia per portare le sostanze necessarie alle cellule, sia per portare via tutte le scorie cellulari, pertanto se le vie di trasporto sono integre, vi è acqua pulita a sufficienza ed essa scorre senza ristagnare, i materiali di scarto saranno correttamente eliminati portando salute e benessere a tutto il corpo.

Ma l’acqua riveste un ruolo importantissimo anche sul piano sottile poiché l’energia del nostro corpo fisico, ma non solo, si indebolisce quando si entra in dissonanza o in disarmonia con l’ambiente circostante; al contrario quando entriamo in assonanza, la nostra vibrazione si eleva e di conseguenza anche la nostra energia, portando salute e benessere. La risonanza determina dunque una vibrazione armoniosa e un incremento di energia positiva, anche ottenibile, modificando il grado di purezza dell’acqua all’interno del nostro corpo.

Ancora prima che il patologo britannico Edward Bach intuisse le meravigliose potenzialità dell’acqua e iniziasse a studiarne le proprietà curative attraverso i ‘Fiori di Bach’, Paracelso e Hildegard von Bingen raccolsero le gocce di rugiada per generare essenze floreali curative. Tra gli anni ’90 e i primi anni del 2000, conoscenze e intuizioni appartenute ad un’antica saggezza sono arrivate sino a noi grazie allo scienziato giapponese Masaru Emoto che nei suoi studi indagò i misteri dell’acqua.

L’acqua viaggia sulla Terra assumendo differenti forme: la goccia ascende come vapore acqueo, cade dal cielo come goccia di pioggia, penetra nella Terra, scorre verso il mare oppure si ghiaccia. Quando la goccia d’acqua si ghiaccia le sue molecole si uniscono formando i nucleoni del cristallo che si stabilizzano solo quando avrà raggiunto l’armonica struttura di un esagono. Tuttavia l’acqua non è sempre uguale a sé stessa: quella di fonte forma armonici esagoni, mentre quella che scorre nel corso inferiore dei fiumi non è più in grado di comporre cristalli con esagoni completi; l’acqua che non può fluire perde la sua vitalità e lo stesso accade dentro di noi.

L’acqua ha una costituzione molecolare molto semplice ma dotata di una particolare struttura che le consente di saper leggere, accogliere, memorizzare e trasmettere le vibrazioni contenute sia nei suoni che nelle parole, entrandone in risonanza e immagazzinandole nella loro particolare specificità: quando formuliamo un pensiero che sentiamo nel profondo e che riteniamo vero conferiamo ad esso un’energia che emette una vibrazione che viene immagazzinata nell’acqua contenuta nel nostro corpo manifestandosi non soltanto all’interno ma anche intorno a noi e lontano da noi sotto forma di corrispondente vibrazione; al pari quando la beviamo assumiamo informazioni che entrano a far parte del nostro corpo in ogni sua cellula e molecola. L’acqua svolge dunque un importantissimo ruolo che è quello della vibrazione e il compito principale della vibrazione è la risonanza.

Quando l’acqua sgorga in superficie uscendo dalla terra, contiene numerose informazioni acquisite in centinaia o migliaia di anni, ma allora ci si potrebbe chiedere come può una sostanza così fluida e mobile possedere qualcosa di così stabile coma una memoria? E’ la sua stessa particolarissima e semplice struttura che la rende in grado di accogliere, immagazzinare e trasmettere le informazioni; essa è composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno: l’ossigeno attira a sé gli elettroni dell’idrogeno risultando elettronegativo mentre gli atomi di idrogeno sono elettropositivi. Questa semplice molecola non è dunque omogenea e neutrale dal punto di vista elettromagnetico: un lato è caricato più positivamente mentre l’altro più negativamente. Questa particolare struttura conduce ai cosiddetti ‘ponti’ tra le molecole d’acqua di ossigeno e idrogeno consentendo la formazione dei cluster, ovvero strutture ramificate ottenute grazie al collegamento delle stesse molecole d’acqua vicine, ed è proprio qui che vi è la possibilità di immagazzinare informazioni. Ogni influenza energetica determina un differente ordinamento delle molecole d’acqua, producendo nei cluster forme vibrazionali diverse. Grazie alle ricerche di Emoto sappiamo che l’acqua può accogliere le vibrazioni ovvero la trasmissione di informazioni in differenti modi, tutti accomunati dall’intenzione: sotto forma di suoni, immagini, parole scritte o pronunciate.

L’acqua, elemento primordiale ricco di fascino e bellezza, fluisce insieme a noi nel vasto mare della vita, accompagnandoci con il melodico ritmo dell’universo, verso una nuova consapevolezza sui misteri che avvolgono la nostra stessa esistenza.

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