Categories Il magico mondo di Sara

La Vigilia di Natale

La Vigilia di Natale

Era il giorno della Vigilia di Natale, la neve aveva avvolto tutto il paesino in un’atmosfera da fiaba: case costruite con sassi di fiume e immerse nei boschi sembravano incastonate, come diamanti, tra le alte montagne; ruscelli di acqua ghiacciata, ponticelli di legno di pino, alti abeti e piante di agrifoglio con coloratissime bacche rosse, facevano da sfondo ad un silenzio quasi irreale, interrotto solo dal dolce suono delle campane che scandivano le ore del giorno.

Quella mattina, da un paese distante, arrivò Giusy, l’amica del cuore di Sara per trascorrere insieme il momento più magico dell’anno.

Durante la mattina, Sara e Giusy si divertirono a preparare delle piccole casette di legno che avevano comodamente posato sui rami più grandi degli abeti innevati; all’interno avevano messo dei piccoli pezzetti di pane per donare cibo e riparo agli uccellini, durante quelle gelide giornate d’inverno.

Più tardi fecero dei buonissimi biscottini di pasta frolla alla vaniglia a forma di alberelli e stelline, che decorarono con uva passa e canditi, poi si recarono nel bosco vicino a casa, per raccogliere da terra, rami di abete e agrifoglio, pigne, rosse bacche e muschio che avrebbero poi utilizzato nel pomeriggio per decorare i davanzali delle finestre, creando delle ghirlande al centro delle quali avrebbero posizionato delle lanterne finemente decorate con grandi candele bianche e rosse per donare a tutta la casa una deliziosa nota di magia. Si erano poi allegramente dedicate alla decorazione del grande albero di Natale che avevano addobbato con nastrini di raso rossi, pigne e rami di agrifoglio raccolti nel bosco e tante lucine dorate.

 

 

Un’atmosfera di delicata dolcezza accompagnava il calare del sole dietro le alte montagne mentre i fiocchi di neve che scendevano come batuffoli di cotone, sembravano svelare tutta la magia della stagione fredda, accompagnati dall’ondeggiare della luce delle candele sui davanzali, quasi a voler ricordare l’avverarsi di un sogno al loro soffio.

La tavola era apparecchiata per la cena: su una bellissima tovaglia di seta rossa, abbellita da raffinati ricami floreali, si susseguivano piatti e sottopiatti finemente decorati, vassoi con leccornie e pietanze calde, al centro del tavolo una bellissima composizione di stelle di Natale con piccole candele le cui esili fiamme, sembravano danzare armoniosamente insieme a quelle più vivaci e scoppiettanti del camino, anch’esso decorato con rami di abete, pigne e bacche.

Terminata la cena, Sara e Giusy corsero in mansarda, nella cameretta di Sara, per indossare i loro caldi e morbidi pigiamini; pavimento e travi in legno donavano alla stanza una piacevole sensazione di calore, due lettini in legno di faggio con colorate e morbide coperte, una stufa a legna, una grande libreria e una scrivania, componevano l’armonia di quella cameretta, mentre dalla ampie vetrate, si poteva ammirare l’incantevole paesaggio innevato: le stelle splendevano in cielo illuminando tutta la vallata, la luna, con la sua luce argentata, faceva brillare la neve ghiacciata che si era adagiata, come una calda coperta, sui rami degli alberi e sui tetti delle case, avvolgendo le strade come un ampio mantello, mentre il fumo dei camini delle case, sembrava disegnare una scala immaginaria dalla quale poter salire fino in cielo, oltre le nuvole, per accarezzare le stelle e dondolarsi a cavalcioni sulla luna.

Sara e Giusy rimasero per lunghi minuti in silenzio, ad ammirare l’incanto di quella magica notte, quando all’improvviso videro salire dal tetto, tre simpatiche figure, alte poco più di trenta centimetri, con una lunga barba bianca tutta ghiacciata, un buffo cappello a forma di cono, una giacca di lana rossa e scarpe a punta. Sara e Giusy sorrisero e aprirono subito la finestra; i tre simpatici gnomi, con un grande balzo, entrarono nella cameretta, si andarono a scaldare accanto alla stufa ed esclamarono in coro “Ciao bambine, siamo venuti a portarvi dei doni” e mostrarono i sacchi che avevano sulle spalle.

Sara e Giusy spalancarono gli occhi e con tono perplesso chiesero di quali doni si trattasse; gli gnomi spiegarono che i sacchi che portavano sulle loro spalle non contenevano regali materiali ma qualcosa di molto più speciale come l’allegria, la gioia, la felicità, il rispetto e la serenità e continuarono “Siamo venuti da voi in questa notte speciale per donarvi la nostra compagnia, per giocare con voi e farvi ridere”, poi in coro aggiunsero “ Vi siete mai chieste quale differenza esiste tra il donare e il dare?”

Sara e Giusy rimasero in silenzio e gli gnomi continuarono “Il Dare è semplicemente uno scambio di qualcosa di materiale, mentre il Donare ha un significato molto profondo perché rappresenta un atto puro, generoso che non appartiene al mondo materiale, ma piuttosto a quello spirituale; il Donare è un atto gentile che viene dal cuore, dal quale non ci si aspetta nulla in cambio ma che ci inonda di gioia perché si sta facendo qualcosa che può far stare bene un’altra persona. Allo stesso modo regalo e dono assumono due significati molto differenti: il primo è legato a qualcosa di materiale mentre il dono porta con sé la felicità dell’atto di pura generosità”, poi con un grande balzo, si misero tutti e tre in piedi sui lettini delle bimbe e saltando sul materasso aggiunsero “E’ necessario che venga recuperato l’autentico senso del donare, per tornare ad assaporare i valori che davvero contano nella vita.”

“Perché avete pensato proprio a noi in questa notte speciale e avete camminato con questo freddo per venire qui, invece di rimanere nelle vostre calde case accanto al fuoco del camino?” chiesero le bambine.

“Care bimbe” ripose uno degli gnomi “Il vostro primo pensiero della giornata della viglia è stato quello di costruire un riparo per gli uccellini”.

Sara e Giusy rimasero stupite e chiesero agli gnomi come facessero a saperlo. Gli gnomi risposero che osservano attentamente gli atteggiamenti degli uomini e aggiunsero “Siamo rimasti piacevolmente stupiti anche dal modo in cui avete raccolto i rami di abeti e agrifoglio nel bosco, rispettando la natura, raccogliendo solo quelli che erano già a terra, senza tagliare o danneggiare le piante; noi gnomi vi abbiamo osservato, abbiamo notato il modo gentile con cui vi prendete cura degli esseri naturali, di quanto amore c’è nei vostri gesti e nel vostro cuore, per questo motivo, abbiamo deciso di venire da voi per farvi  compagnia e  giocare con voi, in questa magica notte dell’anno!”

Saltellando da una parte all’altra della stanza e giocherellando con le matite colorate di Sara, continuarono “Noi gnomi, ci mostriamo agli uomini solo quando vogliamo ed oggi eravamo lì con voi mentre stavate raccogliendo i rami di abeti e di agrifoglio per le vostre decorazioni e abbiamo notato quanto rispetto e delicatezza avete avuto nei confronti della Natura: non avete tagliato rami o strappato foglie, ma vi siete limitate a raccogliere da terra, ciò che la natura del bosco vi stava mettendo a disposizione; avete agito con grande rispetto, per questo siamo venuti a donarvi qualcosa di molto speciale!”

“Vi siete mai soffermate a pensare a quanta delicatezza, bellezza e armonia possiede anche il più piccolo e umile fiore sulla riva del ruscello?” e proseguirono “Quel fiore non chiede nulla, non chiede di essere visto, seppur meravigliosamente colorato e splendente, nel suo intento vi è solo l’umiltà di far parte di questo Universo e di donare in modo silenzioso e dignitoso il suo essere semplicemente lì; dovremmo imparare dalla natura il significato dell’umiltà. Gli uomini hanno perso la capacità di osservare questa semplice e silenziosa bellezza, non chiassosa, non ostentata né gridata e invece di ammirarla e prenderne esempio, la calpestano e non ne hanno rispetto.”

Sara e Giusy erano affascinate a catturate dalle parole di quei saggi e buffi gnomi e desideravano trascorrere ancora molto tempo in loro compagnia, ma ormai si era fatto tardi, la nottata era molto gelida e Sara chiese agli gnomi se desideravano restare a dormire con lei e Giusy; gli gnomi accettarono con molta contentezza e mentre Sara preparava i loro lettini utilizzando dei morbidi cuscini e calde coperte di lana, gli gnomi iniziarono a raccontare alle bimbe storie avventurose e magici racconti dei regni fatati. Quella sera giocarono insieme ai tre buffi gnomi, si divertirono ad ascoltare le loro storie avventurose, risero e scherzarono fino a notte fonda finché si addormentarono tutti, cullati dalla magica luce della luna.

In questo sito sono utilizzati cookies tecnici necessari per migliorare la navigazione e cookies di analisi per elaborare statistiche.
Puoi avere maggiori dettagli visitando la Cookie Policy e bloccare l'uso di tutti o solo di alcuni cookies, selezionando Impostazioni Cookies.
Selezionando Accetto esprimi il consenso all'uso dei suddetti cookies.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

Per utilizzare questo sito web usiamo i seguenti cookie tecnici necessari: %s.
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi