Categories Il magico mondo di Sara

Lo gnomo nel bosco

Anche l’autunno, il momento in cui la natura raggiunge il suo migliore momento d’espressione, fece il suo ingresso colorando e dipingendo i boschi di vellutati colori come un vero e proprio quadro: l’esplosione di un intenso colore rosso delle foglie di aceri e di ciliegi selvatici, si mescolava ai toni caldi del marrone di faggi, betulle e querce, mentre arbusti sempreverdi come abeti e pini facevano da contrasto al tappeto di fogliame dai caldi colori.

A Sara venne il desiderio di passeggiare nei boschi del pittoresco paesino in cui abitava, per immergersi nelle incantate atmosfere che l’autunno le stava regalando tra colori e profumi; così, in quel soleggiato pomeriggio, corse allegramente tra i fitti rami degli alberi, soffermandosi a respirare il profumo balsamico delle foglie dei pini e osservando incuriosita lo splendore dei raggi del sole che facevano brillare l’intenso colore delle more, dei mirtilli e delle bacche di ginepro che abitavano il sottobosco.

All’improvviso, tra i verdi rami di un grande abete, vide spuntare un buffo cappello a punta di colore rosso; incuriosita si avvicinò e fu a quel punto che, con un grande balzo, scese a terra un simpatico ometto, alto circa trenta centimetri, con una lunga barba bianca, occhi in un intenso colore azzurro e grandi orecchie a punta; indossava un vestito color rubino con una cintura marrone in vita, zoccoli di legno e suole di foglie di corteccia finemente intrecciate.    

“Ciao Sara, finalmente ci sei venuta a trovare!” Esordì lo gnomo.

“Come fai a conoscere il mio nome” ripose Sara con tono quasi incredulo.

“Noi gnomi, abitanti di questo bosco, ti conosciamo perché siamo venuti spesso vicino alla tua deliziosa casa, per proteggerla e prenderci cura di te e della tua famiglia, ma tu non ci hai mai visti” rispose lo gnomo, felice di poter parlare con Sara.

“Quindi voi gnomi abitate nei boschi?” chiese Sara incuriosita da quell’inaspettato incontro.

“Cara Sara” sospirò lo gnomo, “la casa e le vie del paesino dove tu abiti sono ambienti costruiti e creati dall’uomo per rispondere ai suoi bisogni, per proteggersi dai pericoli, per vivere, per lavorare e produrre ciò che gli occorre durante la vita; ma esistono anche ambienti naturali in cui l’uomo non è presente e questi ambienti sono quelli abitati da noi, come il sottobosco.”

“Il sottobosco?” disse Sara “non ho mai sentito questo termine.”

“Il bosco è formato da tanti strati come i piani di una casa” spiegò lo gnomo con voce squillante, “all’ultimo piano si trovano le chiome degli alberi più alti come la quercia, il castagno o l’abete, che allargano i loro rami in modo da esporre le foglie alla luce del sole. Sotto gli alberi ad alto fusto vivono gli arbusti e i cespugli: piante più basse che necessitano di meno luce come il melo selvatico, mentre ancora al di sotto si trova il sottobosco, il regno delle erbe, dei muschi, delle felci e dei funghi che hanno bisogno di pochissimo sole e amano vivere all’ombra.”

“Quindi le vostre abitazioni sono protette dagli alberi più alti e dai folti arbusti?” chiese Sara con sguardo attento e voce emozionata.

“Certamente, noi gnomi viviamo nei sottoboschi e qui abbiamo costruito le nostre abitazioni: così come l’albero è la grande casa di numerosi animali come il picchio, il gufo, la civetta, il merlo, lo scoiattolo, ma anche delle farfalle e delle api, perché offre loro rifugio e ospitalità, allo stesso modo le nostre case sono sotto la terra del sottobosco, o accanto a funghi, erbe e felci; di solito cerchiamo di costruire la nostra abitazione nelle radici degli alberi perché consideriamo quella la zona più robusta e sicura. Le radici infatti sono considerate simbolo di stabilità e protezione e sfruttiamo gli elementi che la natura ci mette a disposizione per ottenere confortevoli case.”

Sara osservava il simpatico gnomo e, con sguardo incuriosito e divertito, desiderava comprendere quale messaggio aveva in serbo per lei.

“Di cosa vi occupate durante la giornata?” continuò Sara

“Siamo grandi lavoratori e ottimi artigiani: la nostra principale attività è quella di preservare la natura da tutti i fattori esterni che le possano nuocere; alleviamo le capre e ci dedichiamo alla coltivazione dei funghi; inoltre ci occupiamo di artigianato lavorando diverse qualità di legname e realizziamo oggetti in ceramica, costruiamo le nostre case e ci occupiamo dei nostri villaggi. Le gnome invece preparano vestiti e berretti caldi per tutta la famiglia, mentre gli gnomi più anziani adorando giocare con i nipotini e ogni volta che nasce uno gnomo, viene piantato un tiglio o una quercia.”

“Di cosa vi cibate?” incalzò Sara, sempre più incuriosita.

“Cara Sara, noi abbiamo un tipo di alimentazione molto differente rispetto a quella del genere umano; ad esempio non mangiamo carne, mentre il nostro cibo prelibato è costituito dai funghi che vengono cucinati sia bolliti con erbe aromatiche, di cui andiamo ghiotti, sia al vapore. Molti dei nostri piatti sono costituiti da cereali come il miglio, l’orzo, il farro o il grano che vengono macinati, tostati o cotti per preparare zuppe di vario tipo, accompagnate dagli ortaggi di stagione; un alimento che adoriamo gustare d’inverno, davanti al camino, è il pane alle noci! Siamo inoltre ghiotti di burro (sia quello che ricaviamo dai semi di girasole che poi aromatizziamo con varie erbe, sia quello che ricaviamo dalla lavorazione delle noci che a noi piace tantissimo) e marmellate che ricaviamo dai frutti di bosco come more, lamponi, mirtilli e fragole. A noi gnomi piace molto riunirci con gli amici e gustare piatti appetitosi: durante il lungo e gelido inverno, adoriamo scaldarci nelle nostre casette e riunirci intorno al camino in compagnia di amici per raccontarci storie avventurose, sorseggiando una buona bevanda calda a base di erbe aromatiche e gustarci deliziosi dolci arricchiti con cannella o anice, di cui siamo ghiotti.”

Nel frattempo Sara si era seduta sul colorito fogliamo autunnale e ascoltava incantata il racconto dello gnomo che proseguì….

“Cara Sara, noto che sei molto interessata e noi gnomi siamo piacevolmente sorpresi quando possiamo parlare e farci conoscere, aprire il nostro mondo a voi; perciò ti racconterò molto altro… devi sapere che esistono diverse etnie di gnomi: esiste lo gnomo silvestre che è un abitatore dei boschi, conosce perfettamente le erbe officinali ed è un esperto erborista, lo gnomo delle nevi invece, ha grandi piedi e una lunga barba sempre gelata; il suo divertimento preferito è quello di fare surf sulle valanghe e durante l’estate (non sopportando il caldo) va in letargo rifugiandosi in fresche e profonde grotte. Lo gnomo della steppa si sposta di continuo alla ricerca di erbe e prodotti stagionali e quando un territorio ha fornito tutto ciò che poteva offrirgli, si sposta consentendo alla vegetazione di svilupparsi nuovamente; la caratteristica di questa etnia è quella di avere labbra sottili, occhi dal taglio molto stretto, capelli e barba di colore scuro. Lo gnomo mediterraneo vive nelle colline, nelle radure oppure nelle zone marittime; il suo primo lavoro è quello di difendere la macchia mediterranea che, a causa dagli interventi dell’uomo rischia di scomparire; grazie alla sua familiarità con il mare, è un esperto navigatore e studioso delle stelle. Tutti gli gnomi, almeno una volta nella loro vita, hanno compiuto un viaggio straordinario verso mondi inesplorati, tuttavia questa passione per i viaggi avventurosi è particolarmente radicata nello gnomo viaggiatore che non conosce fissa dimora.”

“Perché restate sempre nascosti nei vostri villaggi e non vi mostrate agli uomini?” chiese Sara sospirando, incredula per tutto ciò che lo gnomo le stava spiegando.

“Non ci avviciniamo agli uomini, perché temiamo che ci possano fare del male, così come lo fanno ogni giorno alla Natura: nell’antichità l’uomo la rispettava e venerava attraverso gli dei, mentre oggi sembra esserne insensibile inquinando le falde acquifere, disboscando interi boschi, utilizzando pesticidi e coltivando in modo intensivo i terreni; in questo modo fiumi, mari e montagne subiscono continue violenze. A causa della sua brama di ricchezza, ha l’illusione di essere più forte della natura ma non ha compreso che non può vincerla. Se l’uomo continuerà a comportarsi in modo irrispettoso nei suoi confronti rovinando il suo fragile equilibrio, essa sarà sempre più aggressiva e imprevedibile e giustamente punirà l’essere umano!” spiegò lo gnomo con tono deciso e aggiunse “Ci siamo avvicinati a te perché abbiamo sentito che hai un’anima buona, sei sensibile e non ci avresti fatto del male”.

Sara sorrise dolcemente e fece una tenera carezza al saggio gnomo.

“Come avrai capito, il bosco e la natura in generale, custodiscono meravigliose creature e magiche sorprese per chi le sa rispettare, ascoltare e osservare con gli occhi dell’anima. Ti sei mai chiesta perché certe cose ti fanno bene all’anima? Se sapessi quali sono, potresti dar loro ancora più spazio.  Dunque, impara ad interpretare i segnali che ti invia, in questo modo potrai superare più facilmente le difficoltà che incontrerai lungo il corso della tua vita.”

Sara sentiva una grande pace dentro e sarebbe rimasta ancora molto tempo a parlare con quel buffo e saggio gnomo, ma il sole, di un intenso colore rosso, stava a poco a poco scivolando dietro alle colline dipingendo il cielo di un magnifico colore arancio e capì che era giunto il momento di salutare lo gnomo, con la promessa che sarebbe tornata presto a trovarlo.

Con il cuore colmo di gioia per i preziosi messaggi ricevuti durante quel magico incontro, si avviò verso casa.

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