Categories Altri Racconti

Un sogno di Vita

Un sogno di Vita

Cos’è la vita?

È un dono che ci regala il destino, oppure un sogno che presto svanirà per sempre?

Sara Costi, 1985

Fu una nascita molto difficile quella che mi riportò in questo piano di esistenza quarantasette anni fa, un paio di minuti e saremmo volate oltre il velo sia io che mia mamma e invece, prevalse la voglia di vivere. Iniziò così il mio cammino sulla questa Terra, con quella tenacia e determinazione che mi hanno consentito di tracciare tutti i più importanti passaggi della mia Vita.

In quel freddo ma soleggiato pomeriggio di fine inverno, cominciarono a riemergere, facendosi strada nella profondità del mio cuore, emozioni di un sentire profondo vissuto sin dalla mia prima infanzia.  Ricordi solo apparentemente dimenticati, segretamente custoditi per moltissimi anni, erano pronti a disvelarsi in una meravigliosa stagione di passaggio. Sapevo già tutto ma avevo bisogno di ricordare chi sono. Iniziò così un lungo viaggio alla riscoperta di quei sottili veli che separano i mondi. Un lungo peregrinare che mi ha permesso di riconnettermi al nutrimento della Fonte, esprimendo lo stato di coscienza che la mia anima desidera manifestare.

Durante questo lungo cammino che mi ha portato a riscoprire l’amore e il rispetto per me stessa e per la Vita, ho sentito forte l’esigenza di ricordare. Ricordare chi sono veramente, ricordare quelle emozioni di una stupefacente intensità che provavo sin da molto piccola e che, saggiamente, tenevo custodite dentro di me, vivendole nella loro naturale profondità, sapendo stare nel mio sentire e ricordare la connessione che avevo stabilito con i miei alleati invisibili che mi permettevano di accedere a segrete verità.

Da una parte la vita mi esortava a ricordare, dall’altra mi spingeva a vivere una nuova stagione interiore, inviandomi informazioni su come cambiare le mie azioni, il mio comportamento e il mio approccio all’esistenza. Per lunghi anni, non avendo trovato la giusta collocazione in questo piano dimensionale, mi sono sentita a disagio e fuori luogo in molti posti e in diverse circostanze. Fu in quel periodo che il fitto intreccio del mio piano di Vita iniziò ad emergere in tutta la sua meravigliosa bellezza, svelando i fili che dovevano necessariamente essere lasciati andare e intrecciando quelli che avrebbero composto nuovi ricami di sogno.

Cominciai così a corteggiare i misteri di una Vita che, per poter essere vissuta con consapevolezza, ci chiede costantemente di cambiare e di evolvere, nell’osservanza e nella comprensione di ogni sua più piccola e segreta sfaccettatura.

Un balzo nel tempo mi ha fatta rapidamente ripercorrere quegli istanti quando, sin dai miei primi anni di vita, al calar del sole, mi assalivano inaspettatamente misteriose ondate di piangente malinconia, quasi a volermi ricordare di essere momentaneamente su questa Terra, ma non di questa Terra; o di quelle strane sensazioni di smarrimento che percepivo stando a contatto che alcuni tipi di persone o in determinati luoghi e che vivevo nel mio silenzioso sentire, comprendendo che se avessi cercato risposte, non sarei stata capita.

Tuttavia, questo sentire mi piaceva e stavo per ore in sua compagnia, era divertente ascoltarsi a vicenda. Altre volte cercavo le risposte nelle nuvole o ammirando la bellezza di ogni più piccolo e delicato fiore o parlando con un albero: avevo stabilito un rapporto simbiotico e uno spontaneo dialogo con la Natura che ricambiava con i suoi preziosi silenzi parlanti, in un meraviglioso linguaggio che custodivo segretamente.

Domande e riflessioni che non rivelavo a nessuno se non ai miei alleati, consapevole che se avessi chiesto ad altri, avrei ricevuto una scostante indifferenza. La Natura, invece, con la sua immensa maestria, rispondeva sempre attraverso il suo misterioso e talvolta criptico linguaggio.

Ricordo quanto mi piacesse leggere e come, immersa in quei mondi, all’aprirsi di misteriosi varchi, spazio e tempo perdevano ogni consistenza. Trascorse così l’età della mia infanzia, custodendo preziosi segreti, divertita nell’osservare i gesti e nell’ascoltare il dialogare degli ‘adulti’, stupendomi sempre per quanto inutili fossero e di quanto poco significato avessero per me, desiderosa e assetata di altri argomenti e di altre risposte.

Iniziarono a farsi strada in quel periodo della mia infanzia le prime domande su cosa fosse realmente la Vita, quale profondo significato celasse, per quale motivo si vive questa esperienza nella materia e quale fosse il vero scopo dell’esistere; arrivai a chiedermi se ciò che si vive ogni giorno fosse reale o al contrario se stessimo tutti sognando questa vita senza distinzione tra il sognare da svegli e da addormentati, poiché la vita è essa stessa un sogno che si manifesta e plasma quello che noi crediamo essere vero. Mi domandai più volte se stessi sognando la mia vita e se dunque essa non fosse altro che la proiezione dei miei pensieri; una sorta di sceneggiatura che mettevo in atto ogni giorno, arrivando a percepire che se fosse stato davvero così, allora io stessa ero in grado di modificare, ogni volta che lo desideravo, il film della mia vita, semplicemente cambiando il pensiero, sognando il sogno che desideravo, sintonizzandomi su quelle frequenze che meglio sentivo accordarsi al mio sentire, riuscendo in tal modo a proiettare il giusto film in una sorta di pellicola composta da una sequenza di fotogrammi di eterni momenti presenti. Se dunque esiste un aspetto di noi che crea una certa realtà, arrivando a comprendere quale esso sia, possiamo trasformare quell’aspetto per compiere significativi cambiamenti: modificando la rotta del nostro navigare nel mare della vita, varieremo le condizioni in cui siamo approdati.  

Credenze limitanti ci hanno abituati a pensare che la realtà sia qualcosa di esterno che noi subiamo in modo passivo; invece andrebbe considerata come parte integrante del nostro essere interiore. In questa nuova visione, nessuno di esterno a noi ci fa qualcosa, ma siamo noi che accordandoci con frequenze che non ci appartengono, permettiamo che accadano determinati eventi. E’ come se stessimo sognano il sogno sbagliato: se noi siamo i soli protagonisti del nostro sogno di vita, possiamo cambiarlo.

Una continua ricerca alla scoperta del senso che permea l’esistenza aprì le porte ad una nuova consapevolezza, facendo emergere vecchi ricordi, forse appartenuti a vite passate o parallele, correlate tra loro in modo atemporale, che trascendendo la visione ordinaria, mi hanno permesso la riconnessione con la mia essenza spirituale, mai del tutto assopita. Un nuovo stato d’essere mi riconnette con quella frequenza che mi ha permesso di tornare su questa dimensione terrena, l’8 marzo del 1977.

In questo sito sono utilizzati cookies tecnici necessari per migliorare la navigazione e cookies di analisi per elaborare statistiche.
Puoi avere maggiori dettagli visitando la Cookie Policy e bloccare l'uso di tutti o solo di alcuni cookies, selezionando Impostazioni Cookies.
Selezionando Accetto esprimi il consenso all'uso dei suddetti cookies.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

Per utilizzare questo sito web usiamo i seguenti cookie tecnici necessari: %s.
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi